sabato 1 novembre 2014

Il Tubero



“Entro i manipoli qua e là sparsi dei topinambùr lungo gli argini ogni lustro del giallo si fa intimo all’autunnale catarsi. Oro di affabili corollari topinambùr se è il caso di nominare una scintillazione che pare casalinga ed invece è stellare” Andrea Zanzotto 


Il fiore - by paola

Il tubero - by paola

Vellutata - by paola
Vale la pena di proporre una vellutata per pranzo solo per vedere la faccia di Giulia. E così a pranzo, in questo giorno festivo ho preparato una vellutata di topinambùr.
Semplice e gustosa. Mi piace il nome di questo tubero esotico e misterioso Del motivo per cui si chiami così sappiamo proprio poco. Forse per  una popolazione brasiliana, i tupinambà, indigeni che vivevano prima dell’arrivo dei colonizzatori portoghesi vicino al Rio delle Amazzioni? O forse un re francese ha scelto il nome, storpiando il portoghese tupinambor, ricordando probabilmente l’aiuto offerto dai tupinambà per costruire la città di São Luis del Maranhão? Chissà!

Comunque ho lessato 500 gr. di topinambùr con 2 patate per 30 minuti circa, poi ho pelato il tutto e tagliato a pezzi, in una pentola ho messo 1 cucchiaio d’olio 1 scalogno tritato e ho fatto saltare per qualche minuto i due tuberi salando e pepando.
Poi ho frullato il tutto aggiungendo 1 bicchiere di latte ( volendo si può aggiungere anche la stessa quantità di panna). 10 minuti sul fuoco e la vellutata è pronta.
Io l’ho servita con cialde di parmigiano e crostini.


mercoledì 29 ottobre 2014

Lista della spesa

       "C’è una sola cosa che si scrive solo per se stesso, ed è la lista della spesa.
       Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi   
       distruggerla perché non serve a nessun altro.
       Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno." 
        (Umberto Eco)
 
Non faccio mai la lista della spesa, oppure quando mi metto d'impegno e la compongo precisa la dimentico sul tavolo, così compro cose che non mi servono e dimentico il resto.
Spesso ho un'idea per cena ma non ho gli ingredienti e così improvviso.

Autunno - by paola
Stasera zucca, gorgonzola, panna, parmigiano, pasta sfoglia....ho stufato  400 gr di  zucca con sale e pepe e mezzo bicchiere d'acqua. L'ho schiacciata in maniera grossolana con la forchetta e mischiata a circa 150 grammi di gorgonzola dolce  e 3 cucchiai di panna.
Ho steso la pasta sfoglia, quella presa al supermercato, non si dovrebbe fare ma il tempo è tiranno, versato il composto e spolverato con abbondante parmigiano. Forno a 200 gradi per 20 minuti e in tavola. Non era male, migliorabile ma piacevolmente mangiabile.




lunedì 27 ottobre 2014

I biscotti bruttini

"Un giorno in una fiera, vidi due ciotole di biscotti, i primi davanti avevano un aspetto fantastico, quelli dietro erano un po' bruttini, presi subito un biscotto dall’aspetto fantastico e mi accorsi che erano di plastica, il tipo della bancarella mi disse di prendere quelli dietro e di assaggiarne uno, ne misi uno in bocca ed aveva un sapore meraviglioso."
( Ejay Ivan Lac) 



Giro qua e là su blog di cuoche perfette con bellissimi piatti in bellissime cucine in perfetto ordine e ripenso alla mia cucina, dopo aver sperimentato una nuova ricetta....sembra che vi sia passato un uragano.
Due giorni fa ho fatto i biscotti il risultato è stato terribile: ho usato una farina troppo dura e lo ho anche bruciacchiati.
Oggi ci ho riprovato, il risultato sembra migliore...sempre che la seconda teglia infornata non si sia bruciata mentre sto scrivendo.


Residui by paola
Sulla teglia by paola

Dimenticavo la ricetta:

250 gr di farina tipo 00
125 gr di burro
80 gr di zucchero ( io ho usato il fruttosio)
2 uova intere.

Inserire gli ingredienti nella planetaria ( mezzo unico e davvero speciale) e lavorarli per qualche minuto con il gancio a foglia. 
Mettere la pasta in frigo per mezz’ora e poi modellare i biscotti a piacere.
Imburrare una placca da forno e cuocere per circa 12 minuti a 160 gradi.

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